Mai visto così incazzato… il Boicottaggio funziona!

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L’inquadratura della TV coglie anche i nervi a fior di pelle. Non si trattiene il Primo Ministro Netanyahu, forte del peggior governo di destra in Israele. Oggi se la prende con l’Europa, ieri con la Francia, l’altro giorno con il boicottaggio degli stessi…palestinesi.
Perchè tanta ira? Insomma, questo boicottaggio non si ferma, anzi si diffonde in tutto il mondo a macchia d’olio. Il potentissimo Israele ne è danneggiato? E perchè allora tanto nervoso dimenarsi contro il BDS? Forse vuol dire che il boicottaggio comincia a funzionare.
ECCO ALCUNI RITAGLI:

“Il boicottaggio palestinese di Israele deriva dalla loro opposizione al nostro diritto di avere un nostro stato indipendente”.
Benyamin Netanyahu riferendosi alla richiesta palestinese di sospendere Israele dalla Fifa

“Questa assurda commedia non sarà dimenticata. Faccio appello al governo francese perché pubblicamente prenda le distanze dall’azione infelice di una società che si trova sotto parziale proprietà dello stesso governo”
Benyamin Netanyahu, dopo che il gigante della telefonia mobile francese Orange ha annunciato la rottura del contratto con la Partner israeliana

11 maggio 2015, risposta del Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Italia-Israele, sul tema delle etichettature dei prodotti provenienti dalle colonie in Cisgiordania:
“Le confermo innanzitutto l’impegno del Governo contro ogni tentativo di boicottaggio e delegittimazione dello Stato di Israele, ricordando che da sempre l’Italia si oppone ad odiosi episodi di antisemitismo. (…) Il nostro convito sostegno ad Israele è premessa per una pace duratura. Al riguardo suscita costernazione il proseguimento dei piani di espansione degli insediamenti in Cisgiordania”.

E ci si mette anche papa Francesco

Quando il papa pronunciato per la prima volta quell’espressione proibita “Stato palestinese”, i giornalisti credevano si fosse sbagliato, ma poi l’ha ripetuto e soprattutto l’ha scritto nero su bianco. Ecco una delle tante reazioni da Israele:

“L’European Alliance for Israel, che rappresenta le associazioni di amicizia con Israele di 19 paesi europei, tra cui l’Italia, ha espresso al Papa la più viva preoccupazione per l’annunciato riconoscimento della Palestina. Si tratta di uno Stato giuridicamente inesistente, senza frontiere, senza un governo democratico, ispirato a dottrine estremiste, con il programma di essere “juden-free”.

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