Migranti. Bruxelles: vicini a una soluzione per la nave Alan Kurdi

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Redazione Internet venerdì 12 aprile 2019

Svolta in vista per i 60 migranti a bordo della nave dell’ong tedesca Sea Eye da dieci giorni al largo di Malta. La Francia: pronta ad accogliere 20 migranti, come noi altri partner europei

Migranti sul ponte della Alan Kurdi (Ansa/immagine twittata dall’ong Sea Eye)

La Commissione europea è «molto vicina a una soluzione» per permettere lo sbarco dei migranti a bordo della Alan Kurdi, l’imbarcazione della ong Sea Eye che si trova ancora al largo di Malta. Lo si apprende da fonti europee. L’esecutivo comunitario attende solo la conferma della disponibilità di uno Stato membro. L’annuncio dell’autorizzazione allo sbarco potrebbe arrivare già stasera.

Da dieci giorni la Alan Kurdi con il suo carico di naufraghi è ancora in mezzo al mare, in acque internazionali al largo di Malta. L’attesa diventa sempre più logorante, mentre il governo maltese continua a prendere tempo. A bordo, comunque, si cerca di mantenere alto l’umore. Un video postato da Sea Eye mostra i migranti che cantano in coro avvolti nelle coperte.

La Francia: pronti ad accogliere 20 persone

Oggi la Francia si è detta pronta «come molti altri partner europei» a ospitare una parte dei migranti per consentire il loro sbarco a La Valletta. L’ha assicurato il ministro francese dell’Interno Christophe Castaner: «Ho parlato con il mio omologo maltese» e «gli ho confermato che la Francia, come la Germania e molti altri partner europei, sarà solidale per accogliere i rifugiati presenti a bordo dell’Alan Kurdi», ha scritto su Twitter. «Per quanto riguarda le altre navi (Lifeline, Aquarius, Sea Watch), ho chiesto che lo staff del Ministero degli Interni e l’Ufficio per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (Ofpra) siano pronti ad andare sul posto nelle prossime ore per facilitare il trasferimento in Francia di 20 persone bisognose di protezione».

Germania, 210 deputati firmano per il «soccorso in mare»

In Germania 210 deputati di cinque diversi gruppi parlamentari hanno firmato «l’appello di Pasqua» affinché le navi con a bordo i naufraghi non restino senza un porto sicuro per giorni o settimane. «Se una persona è in difficoltà in mare, deve essere salvata», ha detto la rappresentante dei Verdi Luise Amtsberg, presentando la proposte ideate da un gruppo ristretto di parlamentari chiamato appunto «soccorso in mare» (Seenotrettung). Tra i punti fondamentali, la richiesta di un’equa redistribuzione dei migranti tra i vari Paesi europei e la possibilità di presentare richiesta d’asilo.

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Migranti. Bruxelles: vicini a una soluzione per la nave Alan Kurdi

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