24 Giu 2013
Circa mille coloni da tutta la Cisgiordania hanno trascorso il finesettimana nell’area tra Gerusalemme e la colonia di Ma’ale Adumim, battezzata da Israele Area E1, come forma di sostegno al piano israeliano di costruzione di nuovi insediamenti. Una costruzione che dividerebbe in due la Cisgiordania e cancellerebbe ogni possibilità di creare uno Stato palestinese continuo.
Personalità religiose, leader locali e politici si sono ritrovati sabato notte in Area E1, dichiarando il loro sostegno alle costruzioni nella zona. Oltre a leader dei coloni e religiosi, c’erano anche il viceministro della Difesa Danny Danon è il parlamentare Tzachi Hanegbi, entrambi del Likud, il partito del premier Netanyahu. Subito dopo il riconoscimento della Palestina come Stato non membro delle Nazioni Unite a novembre 2012, Israele ha annunciato la costruzione di 3mila unità abitative a Gerusalemme Est e nelle colonie della Cisgiordania, in Area E1.
Una colonia, costruita proprio tra Gerusalemme e la colonia di Ma’ale Adumim, eroderà ulteriormente la piattaforma geografica di un eventuale Stato di Palestina, dividendolo in tre parti: la Striscia di Gaza, il Sud della Cisgiordania e il Nord della Cisgiordania. L’impatto per la popolazione palestinese che vive nelle aree intorno sarà disastroso, la crescita naturale sarà impedita, le comunità palestinesi saranno isolate e spopolate.
I coloni avevano già in mente di fermarsi in Area E1 e l’evento dello scorso finesettimana non è che un esempio. Il ministro della Casa israeliano, Uri Ariel, del partito Casa Ebraica, accusa Netanyahu di aver congelato la promozione di nuovi appalti a Gerusalemme e in Cisgiordania. Ma la costruzione prosegue perché ad essere implementati sono i vecchi bandi di gara. Eppure tali tensioni dentro la destra israeliana potrebbero modificare i piani.
Connie Hackbarth
Alternative Information Center
Inviato da aicitaliano il Lun, 24/06/2013 – 09:04
http://www.palestinarossa.it/?q=it/content/aic/mille-coloni-area-e1-il-finesettimana
Quest'opera viene distribuita con Licenza Creative Commons. Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.