Il premier israeliano ha telefonato a Ban Ki-moon per esortarlo a impedire la partenza delle 15 navi della Flotilla 2, tra le quali l’italiana “Stefano Chiarini”, che il mese prossimo salperanno con aiuti umanitari e centinaia di attivisti per la Striscia di Gaza sotto assedio.
Gerusalemme, 02 aprile 2011, Nena News (nella foto la nave turca Mavi Marmara) – Dando seguito alla campagna diplomatica avviata nelle scorse settimane, il premier israeliano Netanyahu ieri si è rivolto al Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon affinché blocchi, la partenza delle 15 navi della Flotilla 2, tra le quali l’italiana “Stefano Chiarini”, che a fine maggio salperanno con aiuti umanitari ed centinaia di attivisti per la Striscia di Gaza sotto assedio.
Circa un anno fa, il 31 maggio, commando israeliani arrembarono in acque internazionali il convoglio navale umanitario «Freedom Flotilla» e uccisero sulla nave turca Mavi Marmara nove passeggeri (centinia di attivisti, tra i quali diversi italiani, vennero arrestati, portati con la forza in Israele ed espulsi nei giorni seguenti). L’accaduto generò un forte sdegno internazionale, mise in crisi i rapporti tra Tel Aviv e Ankara, ma Israele, grazie al sostegno degli Stati Uniti e di diversi paesi europei (a cominciare dall’Italia), ebbe modo nei mesi successivi di evitare sanzioni e la condanna da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il governo Netanyahu, dopo aver respinto categoricamente la possibilità di accogliere una indagine internazionale, ha formato due sue commissioni d’inchiesta: entrambe hanno assolto da ogni responsabilità i membri del commando sostenendo che avrebbero agito «per legittima difesa».
Netanyahu ha detto ieri a Ban, nel corso di un colloquio telefonico, che nella organizzazione della Flotilla 2 sono presenti anche «gruppi islamici estremisti, i quali intendono destabilizzare la situazione» e ha ribadito il presunto «diritto di Israele» di attuare un blocco navale davanti le coste di Gaza «per impedire il traffico di armi». Nena News
Quest'opera viene distribuita con Licenza Creative Commons. Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.