Non lavorate più la vostra terra – Dedichiamo a Daoud il nostro Primo Marzo

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Ultim’ora da Betlemme. In queste ore abbiamo ricevuto questo drammatico appello dall’amico e fratello DAOUD Nassar, dalla collina della Tenda delle Nazioni. FATE IL POSSIBILE PER DIFFONDERE L’APPELLO. Aggiornamenti costanti su www.bocchescucite.org

 

Non lavorate più la vostra terra

Dedichiamo a Daoud il nostro Primo Marzo

 

Ieri, 14 febbraio, mentre stavo lavorando tra gli ulivi della nostra collina ho notato dei fogli gettati a terra. C’erano disegnate delle mappe con dei tracciati strani e un breve testo esplicativo. Ho immediatamente immaginato quello che c’era scritto:

“Amministrazione civile di Giudea e Samaria…vi ordiniamo di non lavorare più sulla terra indicata dalla mappa in quanto sta per essere dichiarata proprietà dello stato d’Israele. Se foste interessati a contestare tale ordine potete appellarvi entro 45 giorni presso l’ufficio della rappresenta militare”

Nulla si dice in quel foglio riguardo alla mia famiglia che da 21 anni difende la sua terra con battaglie legali presso la Corte israeliana. Ma certamente per queste “autorità” “civili” o “militari” non è importante scrivere che la terra di cui parlano appartiene a noi.

Anche stavolta abbiamo subito inviato questi fogli al nostro avvocato a Gerusalemme e attendiamo che possa ancora una volta fare ricorso alla Corte di giustizia.

Carissimi amici della Tenda delle Nazioni,

con il cuore in mano vi scrivo per sentirvi come sempre vicini e per chiedervi di prepararvi a sostenerci se la situazione peggiorerà, come purtroppo temiamo.

Vi terrò informati dei prossimi passi che faremo e di come potrete aiutarci.

Vi ringrazio a nome della mia famiglia per il sostegno che non ci fate mancare.

Vi chiedo di portarci nei vostri pensieri e di pregare per noi

 

Blessings and Salaam,

Pace e bene

Daoud

Tent of Nations, 15 febbraio 2012

seguono fotografie e video:

 

 

video:

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3 Commenti

  1. Ieri quando mi è arrivata l’email di Daoud è stato come uno schiaffo. Ancora una volta, l’ennesima battaglia per Daoud. Ha bisogno di tutta la nostra vicinanza, ha bisogno del nostro aiuto e sono certa che riuscirà ancora una volta a tenere e coltivare la sua terra “rifiutando di essere nemico”.

  2. siamo vicini a Daoud, lo abbiamo conosciuto nel ns viaggio dicembre 2011-gennaio 2012. Preghiamo tutti per lui e per chi come lui deve ogni giorno battersi per la propria terra.
    Monica & Gianantonio

  3. ancora ingiustizie, ancora sopraffazione. Mi sento vicina e partecipe alle sofferenze di Daoud e della sua
    famiglia. Nella sua situazione dichiarare di non sentirsi “nemico” di nessuno è veramente un atto eroico. Spero con tutto il cuore che Douad riesca a fare rispettare i suoi diritti: : Elsa Monteleone

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