15, aprile 2010
L’11 Aprile 2010, la cosiddetta Alta Corte israeliana ha respinto la petizione presentata dai residenti palestinesi del villaggio di Mas-ha e dall’Associazione per i Diritti Civili in Israele, ACRI.
La petizione è stata presentata contro la costruzione del muro illegale israeliano che scorre sulle terre del villaggio e causa la perdita delle loro terre. Residenti palestinesi hanno dichiarato nella loro petizione che la costruzione del muro non era basata su considerazioni di sicurezza, ma piuttosto su posizioni politiche volte a confiscare più terre palestinesi possibili attraverso la costruzione del muro, invista dell’espansione di insediamenti israeliani. La petizione ha anche espresso un rifiuto allo stato di isolamento che il governo israeliano impone al paese attraverso la costruzione del muro: infatti alcune case palestinesi sono isolate dietro il muro e sono scollegate dal centro della vita del villaggio.
Nella sua sentenza, l’Alta Corte accolto le dichiarazioni del villaggio ‘che il muro di segregazione sta danneggiando le loro terre e proprietà, con il pretesto della’ sicurezza’, ma ha affermato che il percorso del muro di segregazione non verrà cambiato.
Il villaggio di Mas-ha si trova 12,5 km a ovest della città di Salfit nel nord della Cisgiordania. Il villaggio ha una popolazione totale di 1.977 persone e si estende su una superficie totale di 8.225 dunum. Con gli accordi di Oslo II del settembre 1995, le terre del villaggio Mas-ha sono state classificate come zone “B” e “C”, cioè come parte del processo di ritiro da completare entro la fine del 1999, prima iniziativa del negoziato sullo status finale questioni.
Nel corso degli anni di occupazione, il villaggio di Mas-ha ha visto gli effetti delle aggressioni israeliane e le violazioni sul terreno, come la confisca delle terre per la creazione di insediamenti israeliani e di altri scopi militari.
La creazione di insediamenti israeliani ha provocato villaggio Mas-ha la perdita di 2.280 dunum delle sue terre (28% della superficie totale). Il villaggio ha anche sofferto per la costruzione del muro israeliano, che ha isolato una superficie totale di 4250 dunum.
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