“Ci hanno rubato tutto il monte e questo parco è una farsa per conquistare tutta la nostra terra” ha raccontato ad Haaretz Maluk Abdullah –ma noi non possiamo fare nulla”. Lo scopo del nuovo parco sul monte Scopus, che secondo la municipalità di Gerusalemme avrà un importante significato sia dal punto di vista “naturale che da quello archeologico”, è quello di controllare sempre più terre palestinesi e di definire un’area per una nuova colonia ebraica. Colonia che creerebbe un ulteriore collegamento tra Gerusalemme e l’insediamento di Ma’ale Adummim e che contribuirebbe a rafforzare l’anello ebraico intorno a Gerusalemme Est. Altro che parco nazionale. l’unica ragione per un piano simile è quella di confiscare le terre per costruire in futuro una colonia che soffocherà i quartieri palestinesi”. Questa modalità di sottrazione della terra palestinese non è purtroppo una novità: dagli anni 50 Israele le sta inventando tutte. Approfondite la notizia con la Agenzia, sempre molto aggiornata, dell’Alternative Information Center:
http://www.alternativenews.org/italiano/index.php/topics/news/3308-nuovo-parco-minaccia-quartieri-gerusalemme-est
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