Omar Barghouti esorta a incrementare il movimento BDS

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REDAZIONE 4 APRILE 2017

 BDS-BARGHOUTI

di Ali Abunimah

3 aprile 2017

Il difensore dei diritti umani Omar Barghouti sta esortando la gente di tutto il mondo a incrementare le campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, come il modo migliore di dimostrare sostegno a lui e al popolo palestinese – mentre affronta una crescente repressione da parte del governo israeliano.

“Finalmente mi è stato permesso l’accesso al mio account mail dopo 12 ore di veto di usarlo durante la fase più intensa del mio attuale interrogatorio al qual sono stato sottoposto dalle autorità israeliane,” ha scritto Barghouti in una mail inviata sabato ai suoi sostenitori.

In quella che è la sua prima dichiarazione pubblica da quando è iniziato il suo interrogatorio a metà marzo, Barghouti ha condannato “la caccia alle streghe di tipo McCartistico” di Israele contro di lui e il movimento BDS.

“A causa di un ordine di non pubblicazione, non mi si permette di investigare sui fatti circa il caso, ha aggiunto Barghouti. Mi si nega quindi la possibilità anche di confutare le crudeli bugie pubblicate dal regime di Israele contro di me. Non ho nessuna fretta di farlo, dato che il loro obiettivo principale, cioè cercare di macchiare la mia reputazione e, per estensione, danneggiare il movimento BDS – è  chiaramente fallito.”

Bargouthi dice che una dichiarazione rilasciata la settimana scorsa dal Comitato Nazionale Palestinese del BDS (BNC) “riassume con cura questo recente capitolo della guerra del regime israeliano contro il movimento BDS.”

I media israeliani hanno riferito che Barghouti, che vive nella città costiera di Akka nell’attuale Israele, è sospettato di evasione fiscale. Il BNC, cioè la coalizione della società civile che guida il movimento BDS, ha accusato il governo israeliano di “avere inventato un caso” contro Barghouti.

“Più BDS”

Questo mese Bargouthi doveva andare negli Stati Uniti per ricevere il Premio Gandhi per la pace. Barghouti ha affermato che impedendogli di fare questo, “il regime di Israele non si è accorto di avere aumentato la pubblicità riguardo a questo premio.

Il ministero di Israele per gli affari strategici, l’anno scorso ha creato una “unità di diffamazione” per contribuire ai suoi sforzi tesi a impedire la crescita della solidarietà per la Palestina in tutto il mondo.

“La fondamentale funzione di questa unità si riassume in: “gettare fango  contro  le persone e le associazioni che difendono i diritti umani e  che sono associate al movimento BDS e, se non si trova   inventarlo,” ha detto Barghouti.

Barghouti ha ringraziato gli amici  per i messaggi di solidarietà. Ha aggiunto: “Molti di voi mi hanno domandato il modo migliore in cui possono aiutarmi per affrontare questa recente persecuzione, La mia risposta è, senza esitazione, più BDS!”

Braghouti ha affermato: “E’ necessario espandersi, diventare una corrente di azione  principale, e di incrementare le nostre molte e stimolanti campagne BDS accademiche, culturali ed economiche, in quanto modo più efficace di reagire al nuovo McCartismo progettato dal regime di Israele e fatto di occupazione, colonialismo di insediamento, e di apartheid ed esportato in stati dove i suoi gruppi di pressione godono di una massiccia influenza.”

Aperte minacce

L’anno scorso, Barghouti, è stato soggetto al divieto di viaggiare e a esplicite minacce da parte dei ministri più importanti.

Durante una conferenza intitolata “Smettete il boicottaggio”, tenutasi a Gerusalemme l’anno scorso, Gilad Erdan, ministro della sicurezza pubblica di Israele e degli affari strategici, ha promesso che gli attivisti del BDS “sapranno che pagheranno un prezzo per questo.”

Avendo scelto Barghouti, Erdan che è responsabile di capeggiare l’attacco di Israele al movimento globale BDS, ha aggiunto: “Presto sentiremo parlare ancora di più del nostro amico Barghouti.”

Durante la stessa conferenza, alla quale hanno assistito i diplomatici dell’UE e degli USA, il ministro dell’intelligence di Israele, Yisrael Katz, ha chiesto di bloccare la dirigenza del BDS, e ha usato lo stesso termine ebraico utilizzato dai militari quando parlano di “uccisione mirata,” o di esecuzione extragiudiziale.

Il ministro dell’interno di Israele, Aryeh Deri, ha detto ai partecipanti alla conferenza che stava pensando di revocare il permesso di residenza di Barghouti.

In risposta a questo, Amnesty International, ha espresso la sua preoccupazione per la “salvezza e la libertà del difensore dei diritti umani palestinesi, Omar Barghouti, e di altri attivisti del movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni, in seguito a richieste che alludono a minacce, comprese quelle di danno fisico e di privazione dei diritti elementari, espresse dai ministri israeliani.”

Il messaggio di Barghouti indica che il fuoco di fila di minacce e di vera repressione non ha fatto nulla per moderare la sua determinazione.

“In quanto esseri umani non abbiamo bisogno del permesso di nessuno per perseguire i nostri diritti,” ha detto. “In quanto difensori dei diritti umani, nessun grado di intimidazione e di prepotenza può impedire la nostra opposizione appassionata e non violenta all’ingiustizia, alla disuguaglianza e alla schiavitù coloniale.”

Nella foto: Omar Barghouti

Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte:  https://zcomm.org/znetarticle/omar-barghouti-urges-more-bds

Originale: Electronic Intifada

Traduzione di Maria Chiara Starace

Traduzione © 2017 ZNET Italy – Licenza Creative Commons  CC BY NC-SA 3.0

 

Omar Barghouti esorta a incrementare il movimento BDS

http://znetitaly.altervista.org/art/22043

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