admin | January 23rd, 2011 – 11:42 pm
E’ facile prevedere che il terremoto politico, in Medio Oriente, sia già iniziato. Da quando, alle 21, i siti di Al Jazeera e del Guardian hanno pubblicato in contemporanea i primi dei 1600 documenti diplomatici sul processo di pace [sic] tra israeliani e palestinesi. Si tratta, per ora, di alcuni documenti tra 2008 e 2010, ma bastanti per avere il quadro reale di quello che stava succedendo dietro le quinte, tra i negoziatori.
Mentre al pubblico si diceva che Gerusalemme est non si sarebbe mai toccata, che il diritto al ritorno non era negoziabile, che il 1967 era altrettanto intoccabile, dietro le quinte l’ANP era disposta a cedere praticamente tutta Gerusalemme est, e a trattare anche sulla Città Vecchia. Quello di cui i negoziatori avevano bisogno però, ed è soprattutto Saeb Erekat a reiterarlo più volte, era una ‘foglia di fico’, una modalità pubblica per la quale i negoziatori e Abu Mazen non dovessero perdere la faccia di fronte alla loro gente.
Questo è solo l’inizio, il coperchio appena alzato su di un vaso di Pandora che forse confermerà quello che la voce della strada araba dice da molto tempo. Nei prossimi tre giorni scopriremo molto, molto della realtà che c’è dietro le parole spesso ridondanti e vuote su processo, pace, futuro. Sarà tutto più triste, più cinico, ma anche vero. Forse.
Stay tuned. Da domani, da qui, avremo ancor più da lavorare…
La foto, di profughi palestinesi, è presa dall’archivio dell’Unrwa, divenuto patrimonio dell’umanità sotto protezione Unesco
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