1 Lug 2013
Oltre 250 palestinesi, israeliani e internazionali hanno partecipato sabato al Festival di Resistenza Popolare organizzato dal Comitato Popolare delle Colline a Sudi di Hebron. Il festival si è svolto nel villaggio di Khallet Athaba, dove quasi tutte le abitazioni e le strutture sono sotto ordine di demolizione israeliano. Il festival di sabato ha celebrato la resistenza popolare del villaggio contro le politiche di occupazione israeliana e il diritto a vivere in pace e dignità.
I partecipanti al festival (Foto: AIC)
Persone da tutti i villaggi delle Colline a Sud di Hebron hanno partecipato al festival, il sesto meeting annuale di quello che è diventato un po’ una tradizione locale. La partecipazione internazionale riflette la forza della resistenza popolare dell’area; i residenti portano avanti azioni dirette per rivendicare il loro diritto a vivere in pace e dignità nelle loro terre e nelle loro case.
Hanno partecipato anche attivisti palestinesi da tutta la Cisgiordania e da Gerusalemme. “Questo festival rappresenta un’opportunità cruciale per la gente delle Colline a Sud di Hebron di incontrarsi e vedere che grande lavoro stanno facendo insieme – ha detto uno dei coordinatori del festival all’AIC – La gente può vedere il grande puzzle della resistenza nonviolenta, del suo impatto e delle sue possibilità”.
Tre jeep militari israeliane e due civili hanno controllato il festival da una collina. A differenza di altre attività di resistenza nell’area, tuttavia, i soldati israeliani non hanno vessato i partecipanti né dichiarato il sito “zona militare chiusa” per espellere tutti. La partecipazione di due rappresentanti dell’Unione Europea, che ha finanziato il festival, ha sicuramente contribuito ad evitare un intervento, insieme alla partecipazione di giornalisti arabi e internazionali.
Uno dei due rappresentanti europei ha tenuto un breve discorso per ringraziare i partecipanti: “State attirando la nostra attenzione, quella della comunità internazionale e vi incoraggiamo a continuare”. Non ha però menzionato l’occupazione, né i piani di demolizione dell’intero villaggio che ospitava il festival, gli arresti, gli attacchi dei coloni e la politica coloniale israeliana nell’area.
Rappresentanti palestinesi e internazionali che hanno preso la parola, però, hanno ricordato i problemi politici dell’area e le loro possibili soluzioni: “Israele ha una chiara politica di espulsione della zona – ha detto Hafez Hureini del Comitato di Resistenza Popolare delle Colline a Sud di Hebron – Dobbiamo essere chiari i crimini israeliani. I coloni più violenti vivono qui”.
“L’intera vita dei palestinesi è una vita di resistenza quotidiana – ha aggiunto Mahmoud Zawahre, della campagna contro il Muro dell’Apartheid nel villaggio di Al-Ma’sara – Siamo impegnati nella resistenza nonviolenta per porre fine alle violazioni dei diritti umani da parte israeliana e all’occupazione”.
Gli organizzatori del festival hanno poi sottolineato come tali eventi sono un grande risultato, dato l’impatto totalizzante delle politiche d’occupazione israeliana. “Quest’anno abbiamo assistito ad un incremento consistente dell’impegno personale nella resistenza nonviolenta – ha detto uno degli attivisti di Operazione Colomba, gruppo internazionale che mantiene una presenza costante a Sud di Hebron dal 2004 – Oggi stiamo celebrando proprio questo. Non fermatevi ora. La lotta ha bisogno di ognuno di voi contro l’occupazione, l’esercito e i coloni israeliani”.
Il festival ha segnato la fine di dieci giorni di campo estivo per bambini nella zona. I partecipanti al campo hanno aperto il festival e i bambini hanno partecipato attivamente facendo da guide. Hanno mostrato quanto hanno imparato durante il campo, le loro nuove abilità: hanno recitato poesie, messo in scena i piccoli spettacoli che hanno scritto e danzato il ballo tradizionale palestinese, la dakbe.
La forte presenza di donne palestinesi, la metà dei partecipanti al festival, era tangibile: “Le donne possono essere madri, mogli, figlie e ancora di più – ha detto una donna attivista nella zona – Parlano ai soldati, ai coloni e ai volontari internazionali, facendo quello che gli uomini non possono fare per il timore degli arresti. Le donne hanno capito di avere in mano un potere incredibile”.
Alternative Information Center
Inviato da aicitaliano il Lun, 01/07/2013 – 10:30
http://www.palestinarossa.it/?q=it/content/aic/celebrando-la-resistenza-popolare-sud-di-hebron
ARTICOLO ORIGINALE
SUNDAY, 30 JUNE 2013 14:29 ALTERNATIVE INFORMATION CENTER (AIC)
Over 250 Palestinians, Israelis and internationals attended the Popular Resistance Festival Saturday organised by the South Hebron Hills Popular Committee. The festival was held in the village of Khallet Athaba; almost all homes and buildings in this tiny hamlet are under demolition orders from Israel. Saturday’s festival celebrated the local residents’ popular resistance to Israeli occupation policies and their right to a life of dignity and peace.
Buildings demolished by Israel stood next to the festival tent in the South Hebron Hills hamlet of Khallet Athaba (Photo: AIC)
“This festival provides a crucial opportunity for people from the South Hebron Hills to meet and see what a great job they are doing together”, a festival coordinator told the AIC. “People can see the bigger picture of what non-violent resistance is and what its impacts are and can be”.
Over 250 Palestinians from throughout the South Hebron Hills area, together with Israeli and international activists, enjoyed the day-long festival (Photo: AIC)
Crews from Palestinian and Arab media outlets reported from Saturday’s annual festival, the sixth of its kind.
Media teams extensively covered the festival (Photo: AIC)
Palestinian and Arab media outlets were eager to interview festival organises and participants, both local and internationals (Photo: AIC)
Festival organisers stressed how the very conduct of such an event is in itself a tremendous achievement, given the overwhelming impact of Israeli occupation policies in the area. “This year we have witnessed a huge increase in personal commitment to non-violent resistance” said a representative of Operation Dove, an international group which has maintained an ongoing presence in the South Hebron Hills since 2004. “Today we are celebrating this. Don’t stop now”, he urged, “the struggle needs each of you to face the Israeli occupation, army and settlers.
Palestinian flags dot a demolished building in Khallet Athaba, where almost all remaining homes and structures are under demolition order (Photo: AIC)
Khallet Athaba is located in Area C of the West Bank, under complete Israeli military and civilian control. Despite its international legal obligations, the village is not provided with even minimal services and infrastructure. Residents are not connected to a water system and thus buy expensive tanks of water, above, for their daily needs (Photo: AIC)
The festival itself marked conclusion of a ten-day summer camp held for children throughout the area. The camp participants themselves officially opened the festival and children actively participated in making presentations and helping to guide the festival. They also proudly displayed skills acquired and honed during the camp, performing skits they wrote, reciting poems and dancing traditional Palestinian dabka with visible excitement.
Children from the South Hebron Hills area were proud to display their dabka dancing skills (Photo: AIC)
Children were an active part in conducting and enjoying Saturday’s festival (Photo: AIC)
http://www.alternativenews.org/english/index.php/regions/hebron/6679-photos-celebrating-south-hebron-hills-resistance-.html
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