Piazza Pulita: una piccola telecamera, un grande documentario.

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Alberto Castellani, giornalista pubblicista, opera da oltre trent’anni nel campo della Comunicazione Audiovisiva. È corrispondente di SAT 2000 e del network USA EWTN della Radio Vaticana. Il film su Paolo da Tarso, documentario in 7 puntate realizzato da Alberto Castellani, distribuito in tutto il mondo, è stato già tradotto in 18 lingue.

Ad Alberto Castellani abbiamo chiesto una recensione del film Piazza Pulita.

Mi sono chiesto: ma vent’anni fa sarebbe stato possibile realizzarlo? Sul televisore di casa scorrono le immagini di “ Piazza pulita: memoria di un popolo oppresso che si ostina a resistere” di Nandino Capovilla e Piero Fontana. Il dramma quotidiano dei check point, i gesti studiatamente lenti dei militari israeliani, la pazienza contenuta a stento dei frontalieri palestinesi, i volti magri e pallidi di giovani in assetto di guerra arrivati da Gerusalemme, da Beith Shean, da Dan, da Haifa , i volti scuri e segnati di altrettanti giovani giunti, chissà, da Nablus, da Ramallah, da Gerico o da Gaza. Ragazze soldato israeliane e donne palestinesi, prigioniere entrambe di fili spinati, di muri in cemento,di passaggi forzati, di lunghe, interminabili ,snervanti attese. No, non sarebbe stato possibile realizzare tutto ciò vent’anni fa. Per una volta, la tecnologia, che spesso ci rende prigionieri di decisioni altrui, ci consente di vedere, di sentire, di comprendere un po’ meglio il dramma di due popoli. Una piccola telecamera, forse confusa in mezzo ad innumerevoli altre, rivela che uno spazio verde non è in realtà un innocuo itinerario didattico. Perché nasconde la vicenda drammatica di interi villaggi, decenni prima improvvisamente cancellati da una dominazione senza speranza. Una piccola telecamera raccoglie la testimonianza di giovani che non intendono abbandonare la loro terra, siano per loro stimolanti offerte di accoglienza e di lavoro. Una piccola telecamera si sofferma sui drammi quotidiani che muri sempre più alti e varchi sempre più stretti intendono far si che “ Piazza pulita” vada inesorabilmente fatta e possibilmente al più presto. Un tam-tam televisivo quotidiano ci offre oggi , senza soluzione di tempo, infinite luccicanti proposte. Sono offerte realizzate con investimenti economici da capogiro, dettati da una pubblicità sempre più rotagonista e decisionale. Quasi sempre programmi effimeri in cui l’ ”idea”, il “contenuto”, il “messaggio” come si diceva un tempo, si prefiggono di evitare ogni impegno allo spettatore relegandolo nel profondo della sua poltrona, lontano da un suo diretto coinvolgimento con i problemi del mondo. Tutti i problemi: non solo, quindi, da quello del dramma israelo-palestinese. Possiamo sperare che, per una volta, “ Piazza pulita”, ben girato, ben montato con musiche e ritmo da reportage di classe, esca dal ghetto delle produzioni non ufficiali, dal tam- tam della diffusione porta a porta ( anche se magari di successo) e possa arrivare al grande pubblico? La miriade di televisioni cattoliche esistenti in Italia e non solo tra noi forse potrebbe infrangere questo tabù. Una piccola telecamera avrebbe allora davvero realizzato un miracolo di comunicazione.

Alberto Castellani

Piazza Pulita. Come vedere e diffondere il film.

 È possibile ORDINARE COPIE DEL FILM “PIAZZA PULITA” scrivendo direttamente all’indirizzo: filmpiazzapulita@gmail.com riceverete un bollettino postale (il film costa 5 euro + spese postali)

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