1 luglio 2018
di Eugenio Patuzzi
Premesso che il razzismo e il fascismo non nascono da un giorno all’altro…ma procedono per gradi, a volte impercettibili a volte più trasparenti, individuarli per tempo è essenziale per costruire un efficace vaccino.
Sta passando l’idea che nessuno possa essere definito razzista e fascista…Siamo tutti democratici e antirazzisti…Anzi razzisti sono coloro che combattono il razzismo (“discriminatori”) e il fascismo è cosa d’altri tempi. Come se non potesse ritornare per vie e forme diverse da quanto accaduto in Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Grecia etc…..nel secolo passato.
Ed infatti sta avanzando…con una circospezione ossessiva da parte di tantissimi intellettuali a denunciarne i segnali d’avanzamento.
I neofascisti ed i nuovi razzisti stanno utilizzando i media (social e non)…e non solo i media…per attaccare, spesso in modo barbaro-indecente-volgare-intimidatorio chi difende posizioni diverse dalle loro argomentando dialetticamente, come si fa laddove c’è ancora la democrazia, il sentimento della libertà.
Noi democratici accettiamo ogni linguaggio…e questo è male. Occorre farsi sentire nei modi possibili, sempre civilmente, ma non offrendo l’altra guancia. E magari abituarci a chiamare le cose con il loro nome.
Del comunismo non parlo, perchè non è un pericolo del nostro tempo in Europa.
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Partiamo da un fatto: si assiste in misura crescente ad un’involuzione del discorso pubblico verso posizioni sempre più esplicitamente razziste, in cui la violenza non va più nemmeno letta tra le righe. E, se non va letta fra le righe, diventa esplicita anche la sua espressione pratica, perché «la distanza di sicurezza tra pensiero repressivo e azione repressiva si è pericolosamente accorciata»
(Herbert Marcuse, Critica della tolleranza).
RAZZISTI E FASCISTI
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