SCARPE A LAMPEDUSA, UN AIUTO CONCRETO – La Parrocchia di Lampedusa chiede un aiuto concreto per cercare di arginare la falla organizzativa aperta da chi gestisce il Centro di accoglienza nell’isola. A gennaio subentrerà nella gestione del Centro un nuovo ente; nel frattempo, però, i magazzini per la fornitura di indumenti e scarpe non sono stati riforniti. Ed è facile intuire che a pagarne le conseguenze sono coloro che si trovano in stato di bisogno, in ciabatte o a piedi nudi.
Per scongiurare ciò, l’appello della Parrocchia è stato raccolto in Veneto da alcune persone affidabili, pragmatiche e che conoscono bene la realtà di Lampedusa. Per la zona di Vicenza è possibile contare sull’impegno di Lucia Barbiero, i cui recapiti sono riportati nella foto-appello.
Inoltre, a Marghera (Venezia), don Nandino Capovilla ed Elisabetta Tusset hanno mobilitato nella raccolta di calzature la Parrocchia della Resurrezione del quartiere Cita [via Palladio n.3 – 30100 Marghera (Ve)], dove la consegna delle scarpe aventi le caratteristiche indicate nell’appello è possibile tutti i pomeriggi dalle ore 18 alle 19, fino al 23 dicembre. Identico servizio viene svolto a Venezia dalla falegnameria Augusto Capovilla [Santa Croce n.853 – 30135 Venezia] tutti i giorni, dalle ore 8 alle 18, fino al 23 dicembre. Per informazioni: tel. 347.3176588.
Le calzature raccolte verranno spedite dai volontari veneti alla Parrocchia San Gerlando [piazza Garibaldi – 92010 Lampedusa (Ag)] che provvederà a distribuirle secondo le necessità.
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