Press Tv. Secondo l’attivista politico statunitense Ralph Schoenman, il conflitto israelo-palestinese potrà essere risolto solo se le vittime dei crimini d’Israele metteranno fine alle politiche di Tel Aviv.
In un’intervista concessa a Press Tv, l’autore di The hidden history of Zionism (“La storia occulta del Sionismo”) ha ricordato che l’unico scopo d’Israele è rimuovere i palestinesi dalla loro terra e dalla loro storia. Di fronte al proseguire delle attività coloniali, i soli in grado di porvi fine sono quindi le stesse vittime – “il popolo palestinese, e per quel che la riguarda anche la popolazione delle colonie, ovvero gli ebrei d’Israele soggetti al regime coloniale.
“Questo è l’obiettivo per il futuro: la lotta della popolazione contro non solo il regime [sionista], ma anche contro la falsa leadership dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), gestita e finanziata dalla C.I.A. per impedire ai palestinesi di agire nel proprio interesse, come fecero durante l’Intifada”.
In base a quanto afferma Schoenman, inoltre, il futuro del popolo palestinese e dei coloni resterà sempre in discussione finché Israele – uno Stato nel quale i diritti umani dipendono dall’etnia e dalle affiliazioni religiose – rimarrà al potere.
I dati del Palestinian information center dichiarano, fra le altre cose, che Israele ha demolito 995 abitazioni palestinesi e costretto 5.783 persone – di cui 3.109 al di sotto dei 18 anni – a lasciare le loro case nella Gerusalemme occupata fin dall’inizio del 2000.
Oltre a ciò, i continui lavori di espansione abusiva delle colonie rappresentano una sfida da parte d’Israele nei confronti della comunità internazionale.
(Nella foto: una colonia illegale israeliana)
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