Serie tv e altre curiosità sul Ramadan

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Articolo pubblicato originariamente su Internazionale – La newsletter sul Medio Oriente a cura di Francesca Gnetti

Ogni anno in Medio Oriente e in Nordafrica il mese sacro di Ramadan è un’occasione per digiunare, purificarsi, avvicinarsi alla spiritualità e guardare serie tv. E la stampa araba si riempie di liste, consigli e selezioni di nuove produzioni e ultime stagioni da seguire. Lo racconta Catherine Cornet in un articolo uscito sul sito di Internazionale, che illustra come le serie tv rispecchiano un cambiamento in corso nelle società musulmane, sono un’opportunità per riscrivere la storia, aprire un dibattito sulle questioni di genere e prendere atto delle disuguaglianze.

“Secondo Medianet nel 2022, nei primi giorni del mese sacro per l’islam i canali YouTube delle tv tunisine hanno registrato oltre 80 milioni di visualizzazioni in più della media, e nel corso del mese le entrate pubblicitarie sono quintuplicate in tutto il Nordafrica. Questa crescita è ampiamente dovuta all’aumento dei telespettatori delle serie tv. Infatti, già molto tempo prima dell’arrivo di Netflix e di altre piattaforme, i musulmani durante il Ramadan hanno sempre fatto binge watching in famiglia di notte, mentre si attende il levare del sole e di fare colazione prima dell’alba”.

Uno dei generi più apprezzati delle serie televisive del Ramadan è quello a sfondo storico e spirituale. Ma quest’anno arrivano dall’Egitto anche storie di donne potenti o in lotta per ottenere i loro diritti. E poi c’è un nuovo filone, quello dei comici arabi – e anche molte comiche – specializzati nella stand-up comedy.

Catherine Cornet ha parlato di serie tv e Ramadan anche nella puntata del 22 marzo del Mondo, il podcast di Internazionale.
 

Decorazioni per il Ramadan a Tripoli, in Libano, il 22 marzo 2023. (Ahmed Said, Anadolu Agency/Getty Images)
Come ogni anno, la stampa araba dedica molti approfondimenti al Ramadan. Ecco le segnalazioni di alcune curiosità.

◆ Quando si parla di Ramadan spesso si finisce a parlare di cibo, in particolare delle ricette sperimentate durante il suhur e l’iftar, i due pasti che rompono il digiuno. E quindi The New Arab presenta The Ramadan cookbook, il libro appena pubblicato dalla food blogger e scrittrice Anisa Koralia con ottanta ricette originali. Da Gulf News trenta ricette per trenta giorniDal New York Times ventuno piatti con foto, presentazione e indicazioni per cucinarli. Su Al Jazeera, invece, la serie Fork the system ospita Akram Said, cuoco yemenita cresciuto negli Stati Uniti, che racconta lo zorbiyan, un piatto tradizionale di Aden, composto da riso, patate e carne.

◆ Ancora da Al Jazeera una serie di grafici interattivi con gli orari del digiuno in tutto il mondo e le formule per augurare “Buon Ramadan” in diverse lingue. Qui anche una raccolta di foto sull’inizio del mese sacro.

◆ Sullo stesso tema c’è anche un video di Middle East Eye.

◆ The National propone alcune liste con i migliori podcast e le migliori playlist da ascoltare in questo periodo.

◆ Esquire Middle East ha invece la classifica delle migliori app e dei migliori giochi d’intrattenimento.

◆ Arab News presenta sei marchi internazionali che hanno lanciato delle collezioni dedicate al Ramadan.

◆ The New Arab segnala cinque iniziative per celebrare il Ramadan in Europa e negli Stati Uniti, come le luminarie di Piccadilly circus a Londra o le proposte della Disney e di Netflix.

◆ Il giornale panarabo si occupa anche di un altro grande tema legato al mese sacro, quello della salute. Ecco quindi i “sorprendenti benefici” del digiuno. Middle East Eye suggerisce invece come allenarsi e fare sport in questo periodo particolare.

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