Sposalizio migrante a Jaffa

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Scritto il 19 gennaio 2014 in Spiccioli di vita in Terra Santa

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Questi due ragazzi si sono sposati sabato 18 gennaio 2014 nella chiesa di Jaffa. Una storia molto curiosa e molto bella, ancora una volta segno del carattere speciale e unico del nostro amato Medio Oriente!

Laurie è olandese ed è venuta in Israele per perfezionare i suoi studi di antropologia. È diventata una volontaria collaboratrice delle ONG che lavorano per i richiedenti asilo, trascrivendo migliaia di interviste, a fianco della nostra amica comboniana suor Azezet. In quel contesto ha conosciuto Isaac, un giovane eritreo fuggito dal suo paese e ancora senza permesso, nonostante si sia stimato e ben inserito nel mondo del lavoro.

– youtube: sposalizio eritreo-olandese a Jaffa –

È stata proprio suor Azezet la grande regista-mamma del matrimonio, in rito cattolico Ge’ez come lo sposo. Un mix di colori, abiti, ospiti, familiari, canti e liturgie bellissimo. Io mi ci sono trovato per caso! Ero lì in anticipo per partecipare, sabato mattina, alla messa per i migranti di cui parlerò in un prossimo post.

Il futuro dei due sposi rimane un bel punto di domanda! In Israele in questi ultimi mesi si parla molto dei richiedenti asilo. Il governo fa di tutto per mandarli via e la gente li considera criminali, quando invece stanno scappando dalla guerra e dalla fame. Vi consiglio di leggere per intero l’intervista a p.David, che spiega come la chiesa locale si stia muovendo per loro:

È stimato a 53.000 il numero dei richiedenti asilo africani che attualmente vivono in Israele; la maggior parte è proveniente dall’Eritrea e dal Sudan. Gli eritrei sono per lo più ortodossi e i sudanesi in maggioranza musulmani. I manifestanti rivendicano la loro presenza in Israele come rifugiati e denunciano il rifiuto delle autorità di esaminare equamente le loro richieste a titolo individuale (attraverso i colloqui personali). Oggi, quando i migranti arrivano in Israele attraverso il Sinai e la frontiera egiziana, lo Stato conferisce loro una protezione di gruppo, non intraprendendo alcun procedimento individuale per capire la loro situazione privata. Alla fine, sono trattati come masse umane e senza lo status di rifugiato, loro non hanno diritti sociali (continua a leggere nel sito del patriarcato).

Ecco le foto:

 

– album picasa (40 foto) –

 

http://www.andresbergamini.it/wp/sposalizio-migrante-jaffa.html

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