Etichette: Sonia Trovato
Sono stata in Palestina
dicembre 11, 2014 in Palestina da Sonia Trovato
Ho scritto venti righe sull’amore
e mi è sembrato
che questo assedio
si sia arretrato di venti metri!
(Mahmud Darwish)
Sono le...
Cristo si è fermato a Hebron?
marzo 27, 2014
in Palestina
Noi non siamo cristiani, non siamo uomini, ma bestie, bestie da soma,
e ancora meno che le bestie, i fruschi, i frusculicchi,
che vivono...
At-Tuwani, dove resistere è esistere
marzo 6, 2014
in Palestina
Alà, alà, che na a scöla l’è ‘n privilegio ti ripeteva, stizzita, la tua cara nonna quando, da bambina, capitavano quelle mattine in...
Vedi Nablus… e poi canti!
febbraio 28, 2014 in Palestina
di Sonia Trovato
Ancora scossi dal racconto scioccante della realtà dei campi profughi, vi lasciate portare dal pullman a Nablus, coccarda della resistenza palestinese. Sin...
Lo schiaffo di Balata
febbraio 19, 2014 in Palestina
di Sonia Trovato
Nothing is changing. È questo il ritornello che si ripete incessante a Balata. Siete a Nablus, una delle più città più popolate...
La “Gerusalemme occupata”
febbraio 12, 2014 in Palestina
di Sonia Trovato
Prima di viaggiare in Palestina,Gerusalemme rappresentava per te soprattutto il titolo di un poema che non hai mai amato troppo, forse perché...
Samer Issawi: la gioventù rubata
febbraio 7, 2014 in Palestina
di Sonia Trovato
La famiglia Issawi vive a Issawiya, un sobborgo della periferia di Gerusalemme. Non ti è chiaro se sia stato il luogo a dare...
Tel Aviv, Jaffa e i villaggi “scomparsi”
gennaio 24, 2014 in Palestina
di Sonia Trovato
Tel Aviv, Charles Clore park. Un bellimbusto, con canottiera attillata e bicipiti in mostra, sta facendo jogging, seguito a ruota da...
Bil’in, il villaggio della nonviolenza creativa
gennaio 14, 2014 in Palestina
di Sonia Trovato
Si chiamava Bassem, che significa sorridere… ed era il modo in cui salutava tutti. Noi però lo chiamavamo “Phil”, elefante, perché aveva...
Ramallah, tra speculazione edilizia e donne resistenti
gennaio 9, 2014 in Palestina
di Sonia Trovato
Per scorgere il “monte di Dio” che Ramallah conserva etimologicamente bisogna fare un’immane opera di fantasia e provare a immaginare distese di erba...