Saturday, 13 August 2011 17:05 Emma Mancini (Alternative Information Center)
La marcia del venerdì nel villaggio di Nabi Saleh, nel distretto di Ramallah
Come da tradizione, il venerdì palestinese è stato dedicato alle manifestazioni nonviolente contro il Muro di Separazione e l’occupazione militare. E come da tradizione, l’esercito israeliano ha risposto con la violenza. Bilancio di tre bambini feriti, numerosi manifestanti hanno sofferto per l’inalazione dei gas dei lacrimogeni.
Le manifestazioni si sono tenute nei villaggi di Bil’in, al-Masara, Nabi Saleh e Nil’in. Ad al-Masara, nel distretto di Betlemme, tre bambini sono rimasti feriti nell’attacco che le truppe israeliane hanno lanciato contro la marcia settimanale nel villaggio, contro la confisca dei terreni agricoli palestinesi e gli ordini di demolizione pendenti su numerose abitazioni. L’esercito ha aggredito i manifestanti con i calci dei fucili ferendo Abada Brijiyah, 11 anni, Osama Brijiyah, 9 anni, e Hareth Brijiyah, 10 anni.
A Nabi Saleh, molti manifestanti hanno sofferto per gli effetti dell’inalazione dei gas dei lacrimogeni, dopo l’attacco perpetrato dalle truppe israeliane alla tradizionale marcia del venerdì a cui hanno preso parte palestinesi residenti nel villaggio e attivisti internazionali e israeliani. I manifestanti stavano marciando verso le terre agricole intorno al villaggio, appezzamenti che le autorità israeliane hanno confiscato per costruire una nuova colonia, quando l’esercito è intervenuto per disperdere la folla: i soldati hanno lanciato proiettili di gomma e gas lacrimogeni, costringendo i manifestanti a rientrare nel villaggio, dove l’attacco è proseguito.
Situazione simile a Bil’in e Nil’in. Nelle due tradizionali manifestazioni settimanali, l’esercito ha ripetuto il solito copione: lancio di gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i palestinesi residenti e gli attivisti internazionali e israeliani che si sono uniti alla marcia contro la costruzione del Muro di Separazione, che circonda i due villaggi vicino Ramallah.
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