tratto da: REMOCONTRO
Remocontro 9 Maggio 2020
Friuli Venezia Giulia. La regione vuole riaprire tutto e subito e scarica su una nave gli ospiti delle case di riposo. A Trieste, città di anziani spesso soli, la case di riposo si sono moltiplicate con circa 3mila 800 ospiti. All’arrivo di covid-19 la moria. A Trieste forse più che al Pio Albergo Trivulsio di Milano, le Case dell’Eterno Riposo.
Le Case dell’Eterno Riposo
3mila 800 anziani ospiti in RSA, la sigla dietro cui nascondiamo la più realistica ma crudele definizione di Case di Riposo. E in quelle cittadelle dell’abbandono, dove di ‘anziani’ diventano ‘vecchi’, costretti a campare fin che gli riesce in spazi angusti, uno stretto all’altro, il contagio ha galoppato. E ha ospiti e operatori per poi diffondersi e moltiplicarsi attorno. Reazioni? «Nessuna, nessuna indicazione particolare, niente interventi mirati», denuncia Marinella Salvi sul Manifesto.
«Nella stragrande maggioranza dei casi, i pazienti contagiati sono rimasti dov’erano: senza distanziamenti personali, senza sufficienti dispositivi di protezione individuali e tutto il corollario di orrori già visto altrove in Italia. I tamponi? Al 12 aprile solo per il 15% tra anziani e personale e, pur davanti a un tondo 50% di positivi, poco cambia: al 6 maggio i tamponi riguardano il 47% degli ospiti con il 22% di contagiati. E c’è di più: fino a oggi, dopo 150 morti, la gran parte degli anziani contagiati sono ancora esattamente lì dov’erano».
In crociera verso l’Ade?
Il Presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è tra i sostenitori del «riaprire tutto subito», il Fronte del Nord della Lega, e sostiene che la sua è la meno colpita dal contagio tra le Regioni del nord Italia. Se non fosse per quel mucchio di vecchi a Trieste che sballano tutte le statistiche. A Trieste, dati aggiornatissimi, il numero dei contagi e dei decessi continua a salire. Colpa, appunto delle RSA ridotte ad anticamera del Camposanto. Colpa di chi? Forse in futuro lo deciderà qualche magistrato non troppo disattento. Nel frattempo gli amministratori regionali fanno la pensata.
La RSA galleggiante! «Gli ospiti delle Rsa positivi al covid-19 tutti su una nave!», propongono Fedriga e l’assessore alla salute Riccardi. ‘Assessore alla salute’ è titolo un po’ contradditorio, con problemi e soluzioni più cimiteriali, la sue. «L’assessore Riccardi annuncia che ci sono 150 anziani con covid da trasferire dalle Rsa e che, siccome a Trieste non ci sono strutture adeguate, ‘allora prenderemo esempio da Genova’». La reazione della città è unanime, sottolinea Marinella Salvi: «follia, vergogna, scandalo».
Traghetto verso il Camposanto
Scopriamo che dalla Federalberghi c’è l’offerta di 400 posti da settimane (40 euro giornalieri a persona), e nessuna risposta. La Regione guarda al mare. La nave è un traghetto vecchio di più di trent’anni, che nel 2019 ha coperto la tratta Genova-Olbia. Noto, nei commenti degli utenti, ‘tripadvisor’ o ‘trustpilot’ per mancanza di manutenzione e sporcizia. Però la vecchia caretta si chiama «Allegra» e sarà rimessa a nuovo, assicura la Regione, «che non mostra il capitolato proposto alla proprietà e non racconta come i loculi con finestrini sigillati diventeranno confortevoli camere da Rsa». E problemi ambientali da brivido: consumo stimato 12 tonnellate di gasolio al giorno.
La Protezione Civile prende atto della scelte della Regione e chiede qualche conto. Scopriamo anche noi che il costo della nave sarà di un milione e duecentomila euro al mese. In Regione si parla di sei mesi: «fanno sette milioni e duecentomila euro per far convivere anziani malati, chiusi da soli nelle cabine, con le inevitabili vibrazioni e i rumori di una nave». Ma «Allegra» è ancora ferma a Napoli «mentre già si sussurra di badanti ucraine, magari con zero esperienza, da impiegare sulla nave in supplenza di professionalità non reperite».
Capitaneria di porto, ‘rilevanti criticità
Storia oscura per valori umani e forse anche ‘contabili’. E sempre grazie a Marinella Salvi veniamo a sapere di altri dubbi simili ai nostri. «Un po’ di carte le vuole vedere la Capitaneria di Porto che scrive a Fedriga, all’Autorità portuale, all’Azienda sanitaria e al Prefetto segnalando rilevanti criticità» e dichiarando di essere «tuttora in attesa della documentazione richiesta il 29 aprile». I cittadini raccolgono firme, le opposizioni in Consiglio Regionale chiedono un confronto serio in Commissione salute e qualche interrogazione arriva anche in Parlamento.
La figlia di un ospite di una Rsa, sola davanti al palazzo della Regione grida «pensate di favorire gli amici armatori ammazzando i vecchi!»
Trieste, nave lazzaretto per i vecchi colpiti da Covid: inumati in mare?
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