tratto da: RAIAWADUNIA
BY RAIAWADUNIA · NOV 17, 2019
In Turchia chi critica l’offensiva militare in Siria rischia pesanti condanne.
Con l’inizio dell’operazione “Sorgente di pace“, una nuova ondata di repressione si è abbattuta sulla stampa turca e su chiunque si sia distanziato dalla linea ufficiale del governo.
Solo nella prima settimana dell’offensiva militare, 839 account sono stati posti sotto indagine per “diffusione di contenuti di rilevanza penale“; 186 persone sono state messe in custodia di polizia e 24 di loro sono state poste sotto detenzione preventiva.
Giornalisti, utenti dei social media e manifestanti sono stati accusati di “terrorismo” e sottoposti a indagini, detenzioni arbitrarie e divieti di viaggio all’estero. Centinaia di persone sono state arrestate e sono oggetto di indagini sulla base delle leggi antiterrorismo. Se giudicati colpevoli, rischiano lunghe pene detentive.
Le autorità turche devono fermare questa repressione e annullare tutte le accuse contro coloro che hanno pacificamente espresso la loro opinione.
AMNESTY INTERNATIONAL
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