UN NUOVO MUSEO AL VIMINALE
Ho immortalato alcune anziane donne del campo profughi di Ramallah, mentre, con gli occhi sbarrati, vedono scorrere sui pannelli del nuovo Museo della Nakba, tutta la violenza subita, dal 1948 ad oggi, dal loro stesso popolo delle tende.
Propongo che si cominci a studiare l’allestimento più adatto per un corrispondente Museo della “catastrofe” dei profughi di oggi, nella Nakba dei nostri giorni. Non mancheranno sui pannelli i volti di chi l’Italia ha respinto.
Accompagnerò io stesso come visitatori i profughi di oggi ed essi rivedranno con gli occhi sbarrati, tutta la violenza subita del loro stesso popolo dei barconi.
Suggerisco la prima didascalia, da una poesia del grande poeta palestinese:
“I CHICCHI DELLA MIA SPIGA
CHE VA SECCANDO
RIEMPIRANNO LA VALLE DI GRANO”
(Mahmoud Darwish, profugo, 1971)
“UN NUOVO MUSEO AL VIMINALE” – di Nandino Capovilla
https://www.facebook.com/nandinocapovilla/posts/1895312047197855
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