Una nuova casa per i bambini di Betlemme

686

01.06.2011

Con il cuore pieno di gratitudine e di gioia la Famiglia del Verbo Incarnato (UVE) ha inaugurato la sua nuova casa per bambini handicappati a Betlemme.

«Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori» (Sl 126) : le parole del salmo hanno acquistato un senso pieno sulle labbra della Superiora Generale del ramo femminile della Famiglia religiosa del Verbo Incarnato, Madre Maria de Anima Christi arrivata da Roma per assistere all’evento. «Senza l’amore, questa casa non sarebbe stata possibile, e questo amore è l’amore che il Signore stesso ci dona. Un tale miracolo è possibile solo grazie a Lui, così come l’opera e il passaggio di persone concrete, in particolare del Patriarcato latino e i Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro».

In effetti, è stato un grande giorno per le religiose dell’Istituto delle « Serve del Signore e della Vergine di Matará », che hanno inaugurato la nuova casa per i bambini handicappati nella città stessa del Bambino Gesù. Dopo due anni di lavori, destinati ad ingrandire e rinnovare i locali, le 5 suore di Betlemme hanno potuto finalmente recarsi con i loro protetti all’ Hogar Niño Dios, La Casa del Bambino Gesù. Una gioia profonda per le suore, che sotto la guida di Madre Maria Pia lavorano instancabilmente in favore dei più piccoli di tutti.

Per l’occasione era presente Mons. William Shomali attorniato dai preti e dai religiosi del Verbo Incarnato giunti dalle diverse parti della provincia, insieme ai benefattori e amici della casa e a qualche famiglia di bambini accolti presso il centro.

P. Gabriel Romanelli, IVE, il coordinatore del progetto, ha ringraziato tutte le persone che hanno contribuito all’apertura della nuova struttura, che attualmente si occupa di una ventina di bambini e che in futuro ne potrebbe accogliere, quando sarà costruito l’ ultimo livello, anche 50. Egli ha espresso la sua profonda gratitudine in modo particolare alla Caritas di Lodi (Italia) e all’Associazione italiana Unitalsi, all’associazione Giovanni Paolo II, e ancora alla Missione pontificia. Don Mario Cornioli ha ringraziato tutti i piccoli donatori, più o meno anonimi, che attraverso il loro aiuto materiale e spirituale hanno lavorato per questo progetto in favore dei più piccoli.

Questi piccoli sono stati i protagonisti del Vangelo letto da Mons. Marrucci, Vescovo di Civitavecchia e assistente nazionale dell’UNITALSI: «Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me» (Mt 18, 5).

In seguito Mons. William Shomali ha proceduto a scoprire la targa, al taglio del nastro e alla benedizione di tutte le parti della casa, con l’aspersione di acqua benedetta, mentre i fedeli sono rimasti in giardino accompagnando l’evento con il cuore, il canto e la preghiera.

Dopo l’inaugurazione, tutti i presenti hanno potuto visitare i locali e ritrovarsi attorno ad un rinfresco.

I Bambini di Betlemme hanno ormai una nuova casa dove ogni giorno si rende visibile l’amore di Dio attraverso il paziente lavoro delle Suore e il loro servizio di carità: «Ai derelitti Dio fa abitare una casa» (Sl 68), è questa Parola che loro fanno vivere là dove il Cristo si è incarnato.

Marie Malzac
Foto : Andres Bergamini
Album Picasa (33 photos)

Copyright © 2011 Patriarcato latino di Gerusalemme

Quest'opera viene distribuita con Licenza Creative Commons. Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia.

Lascia una risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.