UPDATE: Israeli soldiers raid At-Tuwani Palestinian village
(Italian follows)
In the night of September 18, at 9:30 pm, Israeli Army entered inside At-Tuwani Palestinian village. The soldiers, face covered, searched six Palestinian houses, checking ID card of men and scaring women and children who were sleeping inside.
Israeli military prevented Operation Dove volunteers to follow them inside the houses during the raid, keeping them away and threatening them. The soldiers didn’t give the Palestinian inhabitants any explication about the action.
At 10 pm the soldiers left the village walking toward Havat Ma’on outpost direction.
Just a day before (September 17) Israeli settlers from Havat Ma’on illegal outpost burst into At Tuwani village threatening Palestinians. The Israeli Army (which is supposed to defend the residents from the settlers) didn’t stop them but stopped and searched Palestinian cars at the entrance of the village.
It seems the collaboration between settlers and soldiers is going on undisturbed.
UPDATE: Soldati israeliani fanno incursione nel villaggio palestinese di At-Tuwani.
Nella notte del 18 settembre, alle 21:30, l’esercito israeliano è entrato all’interno del villaggio palestinese di At-Tuwani. I soldati, a volto coperto, hanno perquisito sei case palestinesi e controllato le carta d’identità degli uomini, spaventando donne e bambini che dormivano all’interno.
L’esercito ha impedito ai volontari di Operazione Colomba di seguirli all’interno delle case durante l’irruzione, tenendoli lontani e minacciandoli. I soldati non hanno dato gli abitanti palestinesi alcuna spiegazione circa la loro operazione.
Alle 22:00 i soldati hanno lasciato il villaggio camminando verso l’avamposto israeliano di Havat Ma’on.
Appena un giorno prima (17 settembre) coloni israeliani provenienti sempre da Havat Ma’on avevano fatto irruzione nel villaggio di At-Tuwani minacciando i Palestinesi. L’esercito israeliano, che avrebbe dovuto difendere i residenti dai coloni, non solo non li ha fermati ma ha iniziato a perquisire le automobili palestinesi all’ingresso del paese.
Sembra che la collaborazione tra i coloni e soldati stia andando avanti indisturbata.
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UPDATE: Israeli settlers from Havat Ma’on illegal outpost burst into the village of At Tuwani and threaten the Palestinian inhabitants
(Italian follows)
On September 17 a group of settlers from Havat Ma’on Israeli illegal outpost burst into the Palestinian village of At-Tuwani, in the South Hebron Hills.
At 8:40 pm Palestinian inhabitants of At-Tuwani noticed car lights in the valley between the village and the outpost and after a while three settlers, one of them carrying an automatic rifle, reached the first house of the village. The settlers started to search between the Palestinians gathered on the roof of the house, putting light and rifle in the face of the people, filming and threatening them. Women and children were scared inside the house.
In the meanwhile, at the entrance of At-Tuwani village, Israeli soldiers were stopping and searching Palestinian cars that were coming to the village.
After few minutes another group of settlers, some of them with weapons, and Israeli soldiers reached the spot. One of the settlers tried to persuade the Israeli soldiers to arrest some Palestinians. Moreover some soldiers accused the Palestinian inhabitants of At-Tuwani to hide thieves, without any evidences.
Several times the Palestinians asked the Israeli soldiers and settlers to leave the village and stop threatening the people. Palestinians called the Israeli police that didn’t show up.
At 9:05 pm Israeli settlers and soldiers came back to the illegal outpost of Havat Ma’on and they continued to patrol the area for one hour after the happened.
UPDATE: Coloni israeliani provenienti dall’avamposto illegale di Havat Ma’on irrompono nel villaggio di At Tuwani minacciando gli abitanti
Il 17 settembre un gruppo di coloni provenienti dall’avamposto illegale di Havat Ma’on hanno fatto irruzione nel villaggio palestinese di At-Tuwani, nella colline a sud di Hebron.
Alle ore 20:40 gli abitanti del villaggio di At-Tuwani hanno notato delle luci provenienti dalla valle che si trova tra l’insediamento illegale e il villaggio. Poco dopo tre coloni, uno dei quali armato di fucile automatico, hanno raggiunto la prima casa del villaggio. I coloni hanno iniziato a cercare tra i Palestinesi, puntando luci e fucile in faccia alle persone che si erano radunati sul tetto della casa, filmando e minacciando i presenti.
Nel frattempo, all’ingresso del villaggio, soldati israeliani fermavano e perquisivano le automobili palestinesi in ingresso.
Dopo poco un altro gruppo di coloni armati, accompagnati da soldati israeliani, si sono portati sul posto. Uno dei coloni ha provato a convincere i soldati ad arrestare dei palestinesi presenti. In aggiunta a ciò alcuni soldati hanno accusato gli abitanti di At-Tuwani di nascondere dei ladri, non mostrando però alcuna prova del fatto.
Più volte i palestinesi hanno chiesto ai soldati e ai coloni di lasciare il villaggio e di cessare di minacciarne gli abitanti. Palestinesi hanno chiamato anche la polizia israeliana che tuttavia non è mai arrivata sul luogo.
Alle 21:05 coloni e soldati israeliani sono tornati nell’avamposto illegale di Havat Ma’on continuando comunque a pattugliare l’area per oltre un’ora dopo l’accaduto.
Tuwani(R)Esiste
UPDATE: Israeli soldiers raid At-Tuwani Palestinian village
http://tuwaniresiste.operazionecolomba.it/
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Probabilmente il senso di impotenza provato è ancor più accentuato dalla circostanza che in questo posto ho vissuto una delle esperienze più significative e coinvolgenti della mia vita. Gli abitanti, nessuno escluso, sono eroi nell’accezione piena del termine e senza alcuna enfasi ed i volontari di Operazione Colomba, dai quali tutto mi divide ma non l’amore (in loro “sul campo”) per la Palestina, persone la cui conoscenza ti arricchisce.
L’ambiente è guastato dalla presenza di subumani, invasati e perfidi, bieche figure con il permesso di delinquere, senza che tale violenza venga denunciata, stigmatizzata, arrestata. Queste fiere impazzite attaccano fisicamente anche vecchi e bambini i quali, a “protezione” avrebbero l’esercito più immorale del mondo, al soldo dell’Entità sionista, che questo scenario incoraggia e persegue.
Senza la presenza dei volontari quanto accade rappresenterebbe soltanto l’aperitivo del pasto delle belve che, lo sa chi vuol capire, prima o poi riusciranno a sfamarsi se non fisicamente impediti ad offendere.
La negazione del senso di umanità, la violenza del padrone sull’oppresso, l’arroganza del potere trovano una tragica sintesi nella Palestina occupata e troppi, colpevolmente, insistono a voltarsi altrove ed ad indignarsi per tragedie inferiori.
Enzo Barone, Milano