07 feb 2014
Le continue confische israeliane hanno spinto l’organizzazione umanitaria a bloccare la distribuzione di tende per i palestinesi sfollati. Le demolizioni hanno lasciato senza casa decine di persone .
Roma, 7 febbraio 2014, Nena News – Una inusuale protesta della Croce Rossa internazionale (ICRC) riaccende i riflettori sulla valle del Giordano, una porzione di Cisgiordania occupata che, dopo Gerusalemme, rappresenta il nodo territoriale più difficile da sciogliere quando si parla dei confini del futuro Stato di Palestina.
L’organizzazione umanitaria ieri ha annunciato la sospensione della distribuzione di tende per i palestinesi sfollati nella valle, a causa delle continue “confische” da parte degli israeliani. “Abbiamo incontrato una serie di ostacoli e confische sin dal 2013”, ha spiegato Jon Martin Larsen, portavoce della ICRC, precisando che la decisione riguarda soltanto la distribuzione di tende e non quella di altri aiuti umanitari, come kit igienici, materassi, utensili da cucina, destinati alla popolazione della zona. Il problema è piuttosto frequente: nelle ultime 16 missioni della Croce Rossa, le autorità israeliane sono intervenute sei volte per “distruggere o prevenire” la distribuzione di aiuti, colpendo 200 persone in difficoltà.
La valle del Giordano è stata a lungo trascurata dalla stampa internazionale, ma è il teatro di un intenso e inesorabile processo di colonizzazione israeliana. Qui Tel Aviv ha messo in atto una politica di demolizione delle case che ha lasciato senza un tetto decine di palestinesi: lo scorso mese sono state distrutte 27 case e 147 persone, tra cui 63 minorenni, sono rimaste senza dimora, secondo il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem. Le cifre del 2013 -124 case distrutte e 339 sfollati- parlano di una sistematica demolizione delle abitazioni dei beduini che risiedono nella valle da sempre, con la giustificazione che sono state costruite senza i dovuti permessi. Anche i dati dell’Ocha, l’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, mostrano un’intensificazione della politica israeliana delle demolizioni: l’anno scorso sono stati rasi al suolo 390 edifici, tra case e strutture non residenziali, mentre nel 2012 erano stati demoliti 279 immobili.
Per i palestinesi si tratta di una strategia politica che mira a svuotare la valle del Giordano dei residenti, cioè dei palestinesi, per semplificare l’annessione di queste terre. Israele da quasi 40 anni ha mire ben precise sulla valle che in buona parte ricade nel territorio palestinese occupato. Nel corso degli anni i governi di centrosinistra e di destra hanno indicato che Israele, in qualsiasi accordo di pace, conserverà il controllo di tutta la frontiera con la Giordania, almeno per un certo numero di anni. Tel Aviv ha infatti rigettato la recente proposta statunitense, avanzato nell’ambito del negoziati riaperto a luglio, per assicurare la sicurezza su questo territorio conteso, che prevedeva dispiegamento di una forza internazionale, di agenti di polizia palestinesi e di mezzi tecnologici. Nena News
http://nena-news.it/valle-del-giordano-croce-rossa-sospende-aiuti-polemica-con-israele/
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