Le mini imbarcazioni dei bambini di Gaza in un video girato da Silvia Todeschini. Accanto, le barche dei pescatori che sfidano il blocco navale israeliano.
di Silvia Todeschini – dal blog Resistenza Quotidiana
Gaza City, 7 dicembre 2013, Nena News– Il 30 novembre 2013, 190 barchette lunghe 40 cm sono state lasciate nel mare di Gaza, per rompere simbolicamente l’assedio in vista della partenza dell’Arca di Gaza la prossima primavera.
Il 2 dicembre i pescatori di Gaza sono usciti in manifestazione per evidenziare i continui soprusi dei sionisti nei loro confronti ed il silenzio della comunità internazionale. L’area a cui possono accedere è stata ristretta sia a nord che a sud, vengono spesso attaccati dalle navi da guerra israeliane anche all’interno delle 6 miglia nautiche dove, secondo gli accordi del cessate il fuoco, dovrebbero avere libero accesso: nell’ultimo anno 59 pescatori sono stati sequestrati da Israele, 14 sono stati feriti da proiettili, 14 barche sono state distrutte.
Inoltre, la mancanza di carburante fa si che il suo prezzo sia più che raddoppiato, il che impedisce a molti di uscire in barca. Lo scopo della manifestazione è stato quello di attirare l’attenzione su questa drammatica situazione, sono state raggiunte le 4.5 miglia nautiche e poi si è tornati indietro. La notte prima della manifestazione e la mattina del giorno stesso almeno 4 pescatori hanno ricevuto una chiamata dal Mossad che li minacciava di arresto nel caso in cui avessero partecipato. A questa iniziativa i pescatori di Gaza ne faranno seguire altre, anche se di diverso stampo.
GUARDA IL VIDEO:
http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=92676&typeb=0&VIDEO-Le-mini-arche-di-Gaza
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