VIDEO: soldati arrestano dei bambini palestinesi per lancio di pietre – senza prove

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15 FEBBRAIO 2018

Dei soldati israeliani arrestano due ragazzi palestinesi per presunto lancio di pietre – anche se l’unico soldato che potrebbe identificarli poi ammette che non può identificarli

Di Yael Marom
15 febbraio 2018

Non ci dovrebbe essere niente di normale nel tenere in detenzione dei bambini palestinesi per ore infine, semplicemente perché erano stati visti in un’area dove si stavano lanciando pietre. Ma ciò è precisamente quello che hanno fatto dei soldati israeliani lo scorso fine settimana nella città di Hebron, nella Cisgiordania occupata.

L’incidente, catturato in film dal gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem, ha avuto luogo domenica scorsa nel quartiere Al-Hariqa di Hebron, adiacente l’insediamento di Kiryat Arba. Dei soldati nella zona hanno detto di avere visto due bambini palestinesi lanciare sassi alla recinzione che circonda l’insediamento, ma di non poterli identificare.

Pur tuttavia, si sono diretti verso due fratelli, di 12 e 13 anni, che si trovavano nell’area in quel momento. I soldati sono visti nel video mentre detengono i due, mentre discutono tra loro stessi se arrestarli o no – per ammissione senza alcuna prova che erano invece responsabili per il lancio di pietre.

Poi il video mostra i soldati cui il loro comandante chiede se i ragazzi erano o no i colpevoli. I soldati rispondono che non avevano in realtà visto le facce dei ragazzi. Non importante. Un ufficiale dell’IDF arriva sulla scena, e decide comunque di mandare i ragazzi alla locale stazione di polizia per un interrogatorio.

Nel frattempo, lo zio di uno dei ragazzi, che era nella zona, è visto supplicare i soldati – in arabo, che nessuno dei soldati sembra parlare – che avevano detenuto i ragazzi sbagliati. I soldati continuano a rispondere in ebraico. Le sole frasi che sembrano conoscere in arabo sono “dammi il tuo ID” e “come ti chiami?”.

L’ufficiale dice poi allo zio che se avesse visto qualcuno lanciare pietre nella zona, “verrei a casa sua e lo metterei a testa in giù”.

“Porterò via questi due ragazzi… per una settimana. Se prendo un altro sasso qui, solo uno, andrò diritto da lui”, è visto dire.

I soldati sono ben consapevoli di essere filmati. Ad un certo punto, uno di loro chiede ad un altro soldato se può colpire con il manganello la volontaria palestinese di B’Tselem. “No fratello”, l’altro risponde, “non puoi colpirla”.

Secondo B’Tselem, alla fine di dicembre 2017, Israele stava tenendo 352 minori palestinesi nelle sue prigioni. Secondo l’organizzazione palestinese per i diritti umani Addameer, che lavora per sostenere i prigionieri politici palestinesi tenuti in Israele e nelle carceri palestinesi, Israele ha incarcerato oltre 12000 bambini palestinesi per presunto lancio di pietre dal 2000.

Richiesto un commento, compresa una domanda diretta sul perché non un solo soldato parlante arabo poteva essere trovato per tradurre allo zio, l’Unità del Portavoce IDF ha declinato la risposta sul video stesso o su qualsiasi cosa si vede nella clip. Invece, il portavoce ha inviato ciò che segue:
“Il 31 gennaio 2018, un numero di adolescenti palestinesi hanno lanciato pietre a soldati IDF nel quartiere di Jabal Juhar a Hebron. I soldati hanno detenuto i sospetti per interrogarli secondo le procedure, dopo di che sono stati immediatamente rilasciati”.

WATCH: Soldiers arrest Palestinian children for throwing stones — without proof | +972 Magazine

Israeli soldiers arrest two Palestinian boys for allegedly throwing stones — even though the only soldier who could identify them admits that he can’t identify them.…

972MAG.COM

Tratto da:  Il Popolo Che Non Esiste

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