Violenze e soprusi di quotidiana occupazione … e coraggiosi rifiuti ci coscienza!

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At-Tuwani, 9 novembre 2009

La mattina di domenica 8 novembre 2009 quattro giovani coloni israeliani residenti nell’ insediamento di Ma’on hanno lavorato terre private palestinesi nella valle di Umm Zeituna. I quattro sono arrivati intorno alle 8:50 a.m. e, dopo aver lanciato pietre contro due pastori palestinesi al fine di cacciarli dalla valle, hanno iniziato ad arare i campi. I pastori palestinesi e i volontari di Operazione Colomba hanno contattato la polizia israeliana la quale non è intervenuta in alcun modo.

I coloni hanno lavorato diverse ore, arando così l’intera valle, situata di fatto al di fuori dei confini della municipalità di Ma’on ed appartenente a un privato palestinese.

Pastori del luogo riportano inoltre che venerdì 5 novembre alcuni coloni residenti a Ma’on, con il supporto dei soldati israeliani, hanno lavorato una porzione di terra situata vicino al villaggio palestinese di Maghayir al Abeed e appartenente a Hajj Hussein Daud, un palestinese residente nella città di Yatta. L’uomo ha più volte sporto denuncia per la violazione del diritto di proprietà da parte dei coloni, inoltre, a causa dei numerosi attacchi degli stessi, ha anche più volte richiesto all’esercito e alla polizia israeliana di essere presenti durante i lavori di aratura e di mietitura.

Inoltre, in questi ultimi giorni, altri tre campi appartenenti a privati palestinesi e situati nella valle di Mashakha, vicino  l’avamposto di Havat Ma’on, sono stati arati. I pastori palestinesi hanno avanzato l’ipotesi con i volontari di Operazione Colomba e di Christian Pacemaker Teams che tali lavori siano stati portati a termine dai coloni di Ma’on e di Havat Ma’on.

A causa delle minacce e delle violenze subite, nel 1998 i palestinesi sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni in Umm Zeituna, nell’area in cui continuano tutt’ora gli attacchi e le intimidazioni dei coloni di Ma’on e di Havat Ma’on. Nonostante il pericolo costante queste terre sono usate dai palestinesi della zona per attività quali pascolare le greggi, raccogliere erbe e legname e, inoltre, come passaggio per raggiungere la vicina città di Yatta.

Venerdì 13 aprile 2009 cinque coloni israeliani mascherati hanno attaccato tre donne palestinesi nella valle di Umm Zeituna lanciando pietre e picchiando una di esse, causandole ferite che hanno reso necessario un ricovero ospedaliero.

Noi non possiamo ignorare la verità di quello che accade: l’occupazione è una condizione violenta, razzista, inumana, illegale, antidemocratica, immorale ed estrema che rappresenta un pericolo mortale per entrambi i popoli. Noi, che come ebrei siamo stati educati ai valori della libertà, della giustizia, dell’onestà e della pace, non possiamo accettarlo

Efi Brenner, 18 anni, firmatario, insieme a altri 150 studenti (i cosiddetti Shiministim), di una lettera indirizzata al Governo israeliano con la quale si sono dichiarati obiettori di coscienza, rifiutandosi di entrare nell’esercito Israeliano.

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