domenica 21 giugno 2015
A criminal justice system subject to occupation law
Da Ziv Stahl,
Sintesi personale
L’ ultimo rapporto di Mock Enforcement dimostra l’atteggiamento delle forze dell’ordine nei confronti dei cittadini israeliani che commettono crimini contro i palestinesi nei territori occupati: l’applicazione della legge in Cisgiordania è inefficiente e l’assenza di un sistema funzionale ha portato a soluzioni che aggirano il problema in modo da mantenere una facciata di ordine pubblico minimo in Cisgiordania.
Invece di un procedimento penale regolare, di indagini professionali, di rinvii a giudizio, di azioni penali e condanne volte a far rispettare la legge e creare deterrenza vengono utilizzati approcci amministrativi e burocratici:
1. Gli ordini di chiusura, comunemente noti come “ordini di zona militare chiusa.” Questi ordini consentono al comandante militare di dichiarare una zona chiusa e isolarla, vietare o limitare l’ingresso. Sia l’esercito che la polizia sono certi che gli ordini di chiusura “riportano la calma nelle zone di attrito”. Questo, nella loro mente, impedisce ai palestinesi e agli israeliani di commettere reati. Gli ordini di chiusura limitano l’accesso ai terreni agricoli di proprietà di palestinesi danneggiandoli.
Soldati israeliani impediscono ai palestinesi di arare la terra, dopo l’arrivo dei coloni, Sinjil, West Bank. (Foto: Oren Ziv / Activestills)
Oltre agli ordini temporanei rilasciati per aree specifiche, vaste aree sono soggette a ordini di chiusura permanente – principalmente il terreno adiacente agli insediamenti – in un modo che impedisce regolarmente ai palestinesi di accedere alla loro terra. L’uso di tali ordini di chiusura danneggia la capacità degli agricoltori palestinesi di rendere la loro terra fiorente. A lungo termine, le leggi in vigore determinano la perdita dei diritti alla terra.
2.ordini amministrativi emessi nei confronti di cittadini israeliani che impediscono a un individuo di entrare in Cisgiordania in una località specifica o in una casa. Tali ordini sono usati contro cittadini israeliani che commettono reati contro i palestinesi. Le persone accusate non sono informati delle accuse e le prove raccolte contro di loro restano coperte da segreto. Il comandante militare è autorizzato ad utilizzare qualunque mezzo in modo del tutto arbitrario.
L’assenza di un funzionale, efficiente apparato di applicazione della legge – in grado di condurre indagini adeguate, raccolta di informazioni efficaci e lo stazionamento di un gran numero di truppe nelle zone problematiche conosciute – conduce all’uso di provvedimenti amministrativi che aggirano il sistema di giustizia penale. Inoltre, l’uso di provvedimenti amministrativi è semplicemente antidemocratico e viola i diritti umani. Non riuscendo a migliorare la qualità delle indagini, che porterebbe a un procedimento penale a carico di autori di reati, il sistema preferisce misure amministrative. Non richiedono un investimento di risorse umane, tempo, fatica e denaro: basta la firma del Comando Centrale GOC.
Una versione di questo post è stato pubblicato il blog Ye
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